La sapotiglia o sapodilla, è un frutto originario del Messico consumato già al tempo degli Aztechi ed appartenente alla famiglia delle Sapotacee.
Si tratta di un alimento particolarmente delicato che mal si adatta al trasporto, ecco perché è difficile reperirlo fuori da paesi dell’America centrale, California, India, Indonesia e Australia.
La polpa è leggermente granulosa, simile a quella di una pera, ma molto succosa e profumata. Spesso viene paragonata al miele per la sua dolcezza, tuttavia deve essere consumata ben matura altrimenti risulterebbe sgradevole per la ricca presenza di tannini.
Dai semi si ricavano infusi e tisane mentre dal latticello bianco che secerne quando è ancora acerbo, chiamato cichlé, si ottengono le gomme da masticare, da qui il termine cicche.
Si può consumare cruda al cucchiaio o in macedonia, ridotta in purea o in succo. Ma può essere anche cotta e utilizzata per gelati, sorbetti, salse o confetture.
E’ una buona fonte di Vitamina C e A oltre che sali minerali quali Ferro, Potassio e Rame. Ha proprietà lassative e antiossidanti.
Costituita per il 78% da acqua, apporta 82 Kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 93% Carboidrati (Zuccheri), 5% Lipidi (grassi), 2% Proteine.