La dose giornaliera di sale massima consigliata è di 8 grammi, corrispondenti a circa un cucchiaino da caffè.
Il sale o cloruro di sodio, chiamato in passato anche “oro bianco” per la sua importanza, è composto per il 40% da sodio e per il 60% da cloro. In antichità era un prodotto di lusso mentre oggi ha perso completamente il suo valore, tuttavia in molti paesi viene considerato un simbolo di amicizia e ospitalità.
Vi sono due tipi di sale: il salgemma, ottenuto dai giacimenti comparsi naturalmente dopo il ritiro delle acque dalla terraferma, e il sale marino, ottenuto tramite evaporazione dell’acqua ad opera di sole e vento.
Nonostante il sale sia fondamentale per le funzioni vitali dell’organismo, il consumo eccessivo ha ripercussioni molto negative sulla nostra salute tra cui ipertensione, malattie cardiovascolari e ritenzione idrica.
Considerando che molti alimenti contengono già naturalmente una quantità di sale, soddisfando appieno il fabbisogno giornaliero, è consigliato ridurre se non eliminare del tutto la dose di sale aggiunto alle pietanze, qualunque esso sia. In questo modo anche le papille gustative ne trarranno beneficio perché verranno rieducate a percepire maggiormente i sapori reali degli alimenti.
Non dimentichiamoci che il sale ha numerose funzioni oltre a quella di essere un condimento, per esempio quella di stimolare l’appetito, per questo motivo viene utilizzato in grandi quantità nel commercio alimentare.