La rucola è una pianta erbacea originaria dell’area mediterranea appartenente alla famiglia delle Crocifere. Ecco perché possiede quella tipica caratteristica “senapata” che contraddistingue tutti i componenti di tale famiglia.
Viene spesso confusa con la ruchetta selvatica che ha un sapore molto più aggressivo, simile al crescione.
Le foglie frastagliate e lisce sono simili a quelle del dente di leone o tarassaco, pertanto si possono confondere facilmente alla vista. Bisogna raccoglierle prima della fioritura in modo che risultino tenere e non eccessivamente amare o piccanti.
Si può consumare sia cruda che cotta. I suoi semi vengono utilizzati per preparare una mostarda molto utilizzata in Medio Oriente. In antichità si pensava fosse un potente afrodisiaco naturale tanto da essere chiamata “erba della lussuria” e consumata come decotto.
La rucola è una pianta molto delicata che anche in frigorifero si deteriora molto rapidamente. Bisogna evitare di lavarla troppo in anticipo o lasciarla in ammollo perché le foglie si afflosciano facilmente. Nel caso in cui gli steli presentino ancora la radici può essere conservata come un fiore reciso.
Ha proprietà diuretiche, stimolanti e favorisce la digestione, inoltre è un’eccellente fonte di Vitamina A, Potassio e Calcio oltre che Vitamina C, Fosforo e Ferro.
Composta per il 91% da acqua, apporta 28 kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 52% Carboidrati (zuccheri), 38% Proteine, 10% Lipidi (grassi).