Il rambutan, frutto tropicale originario della Malesia e molto diffuso in Indonesia, appartiene alla famiglia delle Sapindacee, come il litchi.
Il nome in malesiano significa “capelli” e deriva dal particolare aspetto della buccia che lo fa sembrare un riccio di mare. Essa è molto fragile poiché si rompe facilmente e assume colorazioni dal verde al giallo al rosso fino al marrone, in base alla varietà (se ne conoscono oltre cinquanta).
La polpa è simile a quella del litchi ma meno profumata. Racchiude un nocciolo non commestibile a forma di mandorla ed è molto succosa e zuccherina in certe varietà o acidula in altre.
Si mangia al naturale ma può essere anche trasformato in confettura, sciroppato o cotto accompagnando carni, ortaggi o entrando nelle farciture.
Ricco di Vitamina B e C, Manganese, Ferro, Potassio, il rambutan ha proprietà antiossidanti ed energizzanti che lo rendono ottimo per il benessere di pelle, muscoli e sistema nervoso.
Costituito per l’82% da acqua, apporta 64 kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 94% Carboidrati (zuccheri), 6% Proteine.
Si tratta di un frutto che si trova ormai anche al supermercato specialmente durante il periodo natalizio 😉