Con il termine quinto quarto si indica l’insieme di tutte quelle parti di un animale considerate meno nobili e pregiate ma certamente non meno buone!
Solitamente gli animali quadrupedi (bovini, ovini, caprini, lepri, conigli…) vengono sezionati dapprima a metà ottenendo due mezzene, poi ciascuna mezzena viene sezionata a sua volta a metà ottenendo così quattro quarti (due superiori e due posteriori). Da qui il termine quinto quarto per indicare tutto il resto.
Si può distinguere tra quinto quarto industriale e alimentare. Nel primo caso si fa riferimento a tutto ciò che non è commestibile e che viene dato all’industria (corna, denti, zoccoli, mantello…) nel secondo caso invece ci si riferisce a parti commestibili che solitamente nei quadrupedi prendono il nome di frattaglie mentre nei volatili rigaglie.
Nel dettaglio il quinto quarto alimentare è costituito da:
1. TESTA
- Cervello
- Musetto
- Guancia
- Lingua
- Palato
- Orecchie
2. CAMPANA
- Trachea
- Esofago
- Animelle di gola
- Cuore
- Animelle di cuore
- Polmoni
- Diaframma centrale
- Fegato
- Milza
3. QUATTRO STOMACI
- Foiolo (o Grande stomaco)
- Nido d’ape (o Cuffia)
- Millefogli (o Centopelli)
- Lampredotto (o Trippa nera)
4. ROGNONATA
- Rognoni
- Grasso che ricopre i rognoni
5. DIAFRAMMI LATERALI
6. PIEDINI
7. CODA
A seconda della percentuale di emoglobina contenuta si possono distinguere le frattaglie rosse (lingua, trachea, esofago, cuore, polmoni, diaframma, fegato, milza, reni) dalle frattaglie bianche (cervella, animelle, stomaco, omento, schienali) e dalle quasi frattaglie (testina, guance, orecchie, mammelle, testicoli, piedini, coda, creste, bargigli, uova non nate).
Il quinto quarto bovino migliore è sempre quello di un vitello che viene macellato intorno ai 6 mesi poiché ha le ghiandole e gli organi di filtro molto giovani e sani. In caso di ovini invece è quello dell’ agnello da latte che viene chiamato anche coratella. Anche i pesci hanno il loro quinto quarto, delle vere e proprie prelibatezze (es. la trippa di stoccafisso, la lingua di baccalà, il corallo nella cappasanta o la bottarga di muggine…).
[Foto in copertina: Pieter Aertsen detto Pietro il Lungo, “Banco di macelleria”, 1551, Olio su tavola, 23,3 x 150 cm, Uppsala, University Art Collections]