Il prezzemolo è una pianta aromatica di origine europea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Il termine deriva dal greco “petroselinum” che significa “sedano tra le pietre“.
Esistono 3 varietà principali di prezzemolo: piatto, riccio e bulboso.
Il primo è quello più diffuso e comune, il secondo presenta foglie ricce ed ha un sapore leggermente più amarognolo, il terzo invece è caratterizzato da grosse radici bianche simili a carote e viene coltivato proprio per quest’ultime anziché per le foglie, seppur commestibili.
Foto: esemplari di prezzemolo riccio e prezzemolo bulboso detto anche di Amburgo.
Può avere infiniti usi, da qui il detto “essere come il prezzemolo” per indicare qualcosa o qualcuno che si trova dappertutto. Le foglie, addizionate a cerfoglio, dragoncello ed erba cipollina, costituiscono le cosiddette erbe fini, mentre i gambi, uniti a timo ed alloro, formano il classico mazzetto aromatico.
Si consiglia di utilizzarlo sempre fresco e aggiungerlo alle preparazioni solamente all’ultimo istante per mantenere integre tutte le sue proprietà nutritive. Si conserva in frigorifero ancora umido e chiuso in un sacchetto forato. Se le foglie iniziano ad avvizzire è sufficiente cospargerle con un po’ d’acqua fresca per ravvivarle. L’importante è che al momento dell’acquisto non siano già scure o ingiallite. Può essere congelato senza essere sbollentato oppure essiccato, in questo caso deve essere conservato al buio e in un luogo asciutto e fresco all’interno di un contenitore a chiusura ermetica.
Il prezzemolo è una eccellente fonte di Vitamina A, C ed E, oltre che sali minerali quali Potassio, Calcio, Fosforo e Ferro. Ha proprietà depurative, diuretiche e antinfiammatorie, inoltre è ricchissimo di sostanze antiossidanti.
Costituto per l’88% da acqua, apporta 20 kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 73% Proteine, 27% Lipidi (grassi).
Si tratta di una pianta ormai presente tutto l’anno, ma Marzo rappresenta il mese più significativo per suo consumo.