La melagrana è un frutto tropicale appartenente alla famiglia delle Punicacee. Il nome significa “pieno di grani“, ovvero chicchi simili al mais di colore rosso e sapore acidulo ma zuccherino.
Il melograno, originario della Persia, viene coltivato da più di 4.000 anni. Predilige habitat in cui le estati sono molto calde e gli inverni rigidi, tuttavia si adatta bene a diverse condizioni climatiche e diversi tipi di terreni. Iran, India e USA sono i principali produttori di melagrana.
Il frutto deve essere pesante, privo di macchie e con la scorza color rosso vivo con riflessi giallo-marrone. Evitate quelli con scorza opaca, scolorita o peggio ancora rotta o raggrinzita.
Per aprirla senza rovinare i chicchi e disperderne il succo, bisogna eliminare i due poli con un coltello e incidere la scorza in senso verticale con 4 tagli equidistanti. Facendo pressione con i pollici su uno dei due poli si apre in due e poi in quattro, infine si sgranano le bacche rosse dalle membrane interne non commestibili.
Le melagrane sono ricche di Potassio, Vitamina A e C. Contengono inoltre numerose sostanze con proprietà antitumorali, antiossidanti e antinfiammatorie. Bere il succo con costanza aiuta a proteggere il sistema cardiocircolatorio dalla formazione di placche.
Costituite per l’81% da acqua, apportano 63 kcal ogni 100 g così ripartite: 94% Carboidrati (zuccheri), 3% Proteine, 3% Lipidi (grassi).
Le melagrane vanno colte solamente quando sono perfettamente mature poiché una volta staccate dalla pianta non maturano più. Tendenzialmente iniziano a maturare in ottobre per essere pronte in Novembre.