La maca peruviana è una pianta erbacea perenne originaria dell’America del Sud che cresce in altitudine e appartiene alla famiglia delle Brassicaceae o Crocifere, imparentata dunque con cavoli, broccoli, rape, ravanelli…
Veniva consumata già 2.000 anni fa dalle popolazioni Inca. Esistono almeno 7 varietà tra cui la gialla e la rossa sono le più ricercate.
Si consuma la radice, sia fresca che secca. Nel primo caso può essere arrostita o bollita, nel secondo può essere usata come farina per preparare impasti e alcolici o fatta reinvenire in acqua.
Si tratta di un alimento difficilissimo da reperire in Europa se non sotto forma di integratori. Viene utilizzata per combattere la depressione, aumentando i livelli di serotonina nell’organismo, e la stanchezza cronica grazie alle sue proprietà energetiche. Apporta benefici anche al sistema nervoso aumentando la capacità di concentrazione e migliorando la memoria, inoltre viene considerato un vero e proprio “viagra” peruviano in grado anche di ridurre i sintomi della menopausa.
Il suo consumo tuttavia deve essere sempre subordinato al parere di un medico perché potrebbe alterare i livelli ormonali e provocare tachicardia, insonnia, bruciori di stomaco, mal di testa oltre a poter scatenare reazioni allergiche.
Ricca di amminoacidi essenziali, Vitamina B e sali minerali quali Calcio, Ferro, Zinco e Iodio, contiene inoltre steroli in abbondanza e flavonoidi.
Composta per il 15% da acqua, apporta 325 kcal ogni 100 g così ripartite: 82% Carboidrati (zuccheri), 15% Proteine, 3 Lipidi (grassi)