I finocchi sono ortaggi da stelo appartenenti alla famiglia delle Ombrellifere.
Il termine finocchio deriva dal latino e significa “piccolo fieno“. Tutte le varietà coltivate oggi discendono dal finocchietto selvatico la cui pianta presenta un’essenza a base di anetolo che le conferisce il tipico aroma simile all’aneto.
Il finocchio è commestibile in ogni sua parte (foglie, steli, radici, semi) ed è caratterizzato da un sapore zuccherino che ricorda molto quello dell’anice e della liquirizia.
Può essere congelato dopo averlo rapidamente sbollentato ma in tal caso perderebbe di sapore e proprietà benefiche. E’ infatti ricco di vitamina B e C che si disattivano facilmente in cottura, oltre che potassio, calcio, fosforo e magnesio.
Ha grandi proprietà antinfiammatorie, vermifughe e diuretiche, inoltre facilita molto la digestione di alimenti grassi e pesanti. Composti per il 93% da acqua, i finocchi crudi apportano solamente 9 Kcal per ogni 100 g così ripartite: 56% Proteine, 43% Carboidrati (zuccheri), 1% Lipidi (grassi).
Il mese migliore per consumarli è Settembre.