La guaiava, o guava, è un frutto originario dell’America tropicale appartenente alla famiglia delle Mirtacee come cannella, chiodo di garofano, noce moscata ed eucalipto.
La sua polpa è molto profumata e di sapore acidulo, molto rinfrescante. Tuttavia esistono oltre 150 varietà con forma, dimensione, colore e sapore molto differenti tra loro.
All’interno si trovano numerosi semini commestibili ma di consistenza tenace.
La buccia anch’essa è commestibile e può assumere colorazioni gialle, verdi, bianche, rosate, rosse o anche tendenti al nero.
In foto: esemplare di guaiava con polpa rosata e buccia verde.
La guaiava veniva coltivata intensamente dagli Inca, oggi oltre che in Sudamerica possiamo trovarla anche negli Stati Uniti, in Africa, in Australia, in India e a Taiwan.
Si consuma sia cruda che cotta per preparazioni sia salate che dolci. In Messico si usa consumarla in abbinamento con la patata dolce ma può rientrare anche nella preparazione di salse, confetture, crostate, budini, gelati, macedonie o bevande.
Il frutto è pronto quando la polpa cede a una leggera pressione delle dita. Quando è ancora acerbo risulta essere molto astringente e difficilmente mangiabile, mentre quando matura eccessivamente inizia a sprigionare un odore sgradevole molto fastidioso. Si conserva a temperatura ambiente o in frigorifero per qualche giorno.
La guaiava è un’eccellente fonte di Vitamina C e Potassio oltre che Vitamina A e Vitamina PP, inoltre presenta proprietà lassative.
Costituita per l’87% da acqua, apporta circa 20 Kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 13 Kcal da Carboidrati (zuccheri), 4 Kcal da Lipidi (grassi), 3 Kcal da Proteine.