Le fave sono legumi originari dell’Africa settentrionale utilizzate da oltre 5.000 anni. Appartengono alla famiglia delle Leguminose come fagioli, piselli, ceci, lupini, lenticchie, arachidi, soia… e tra tutti risultano essere i legumi meno calorici !
I Romani le utilizzavano durante i Saturnali per proclamare il re del banchetto mentre i Greci le adoperavano per votare e addirittura credevano che da esse vi si potessero reincarnare le anime dei defunti. Ma già in epoca biblica venivano coltivate dagli Ebrei.
Oggi l’Italia è uno dei principali paesi produttori di questi legumi, celebre l’abbinamento fave e pecorino romano. Quando sono novelle possono essere mangiate crude altrimenti vengono cotte in acqua bollente salata dopo aver rimosso la pellicola spessa che le riveste in modo da intensificarne il gusto, renderle più tenere e meno amarognole per la presenza dei tannini. Per rimuovere la pellicola più facilmente si possono lasciare in ammollo circa una mezza giornata oppure si possono sbollentare e raffreddare in acqua e ghiaccio. Il tempo di cottura è di circa 20-30 minuti. I baccelli se non sono ancora maturi possono essere consumati come i fagiolini verdi. Una volta essiccate risultano essere più farinose e adatte alla preparazione di passate. In questo caso i tempi di cottura aumentano a circa 2 ore e mezza (se non decorticate) o 1 ora e mezza (se decorticate) dopo un ammollo di almeno 8 ore.
All’acquisto il bacello, se piegato, deve spezzarsi. Oltre ad essere croccante non deve presentare macchie scure e avere un colore verde brillante.
Le fave sono ricche di fibre e sali minerali quali Potassio, Fosforo, Magnesio, Calcio, Ferro, Rame, Sodio, Selenio oltre che Vitamina A, Vitamina C e Vitamina PP.
Costituite per il 72% da acqua, apportano 41 kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 51% Proteine, 40% Carboidrati (zuccheri), 9% Lipidi (grassi).
Le fave fresche sono disponibili soprattutto in Aprile.