Vi siete mai chiesti quale sia la differenza tra alici, acciughe, sarde e sardine? Partiamo da questa immagine per avere fin da subito un’idea chiara di cosa stiamo parlando.
Le alici o acciughe sono lo stesso identico pesce chiamato solo in due modi differenti. Si tratta infatti della specie “Engraulis encrasicolus” appartenente alla famiglia degli Engraulidi.
Nel linguaggio comune si utilizza la parola “alice” per indicare il pesce sfilettato e conservato sott’olio mentre la parola “acciuga” per indicare il pesce intero conservato sotto sale. I pescatori addirittura chiamano alici gli esemplari più piccoli e acciughe quelli più grandi. Sappiate tuttavia che in qualunque modo sentirete chiamarle andrete ad acquistare la stessa cosa.
Le sarde o sardine sono anch’esse lo stesso identico pesce sempre chiamato in due modi differenti. Il nome scientifico è “Sardina pilchardus” ed appartiene alla famiglia dei Clupeidi.
Generalmente il termine “sarde” si utilizza quando il pesce è fresco mentre con la parola “sardina” ci si riferisce alla sua conservazione sott’olio. Anche in questo caso andrete comunque a mangiare lo stesso identico pesce con le stesse identiche caratteristiche.
Come distinguere a questo punto le alici/acciughe dalle sarde/sardine?
- Le alici/acciughe hanno muso appuntino poiché presentano la mascella superiore più lunga rispetto a quella inferiore.
- Le sarde/sardine viceversa hanno muso imbronciato perché in questo caso è la mascella inferiore ad essere più lunga rispetto a quella superiore.
- Le alici/acciughe hanno dimensioni più piccole del corpo e forma più affusolata.
- Le sarde/sardine hanno il corpo più panciuto e sono leggermente più grandi.
Entrambi i pesci, cioè sia alici/acciughe che sarde/sardine quando sono allo stato larvale vengono chiamati bianchetti o gianchetti. Oggi la loro commercializzazione è vietata dalla legge.
…E le Aringhe?!? 😀
Le aringhe sono un altro tipo di pesce ancora (nome scientifico Clupea harengus) molto più grande e completamente diverso nell’aspetto e nelle caratteristiche dai precedenti, quindi non c’è pericolo di confonderle se non solo per il loro nome. Di seguito l’immagine di un esemplare di aringa per fugare ogni dubbio.