Il dente di leone – Marzo.

Il dente di leone o tarassaco è una pianta comune considerata infestante che cresce ovunque, essa appartiene alla famiglia delle Composite. Popolarmente è conosciuta anche come insalata matta o soffione.

Il termine dente di leone deriva dalla forma dentellata delle sue foglie verdi. I fiori sono color giallo brillante e presenta pappi bianchi (soffioni) che hanno la funzione di disperdere nell’aria i semi sollevati dal vento.

Il tarassaco selvatico ha foglie più piccole e amare rispetto a quelle della pianta coltivata. Per attenuare il gusto amarognolo possono essere sbianchite in acqua bollente per pochi istanti prima di essere cucinate. Si possono consumare sia crude in salata che cotte come gli spinaci o aggiunte a varie preparazioni. I boccioli floreali spesso vengono conservati sott’olio o sotto aceto come i capperi.

Tarassaco soffioneIn foto: fiore e pappo di dente di leone.

In genere viene raccolto prima che spuntino gli steli floreali in modo da avere foglie giovani, tenere e con un sapore meno amaro. Possibilmente bisogna evitare di raccogliere quelle che crescono vicino alle strade in quanto presentano un elevato contenuto di piombo dovuto allo smog delle autovetture.

Le radici sono lunghe e carnose di un colore biancastro, da esse si può ricavare un prodotto succedaneo del caffè. La loro presenza, in caso di acquisto, permette alle foglie di essere conservate molto più a lungo in frigorifero.

Il dente di leone è noto per le sue proprietà diuretiche e depurative, tanto che i francesi lo chiamano “pisse-en-lit” che letteralmente significa “piscialetto“. Viene utilizzato fin dall’antichità come rimedio contro prurito, ulcere ed epatiti grazie alla presenza della tarassicina contenuta nelle radici che stimola la secrezione biliare e contrasta l’insufficienza epatica. Quest’ultime sono utilissime anche in caso di problemi di stitichezza per la loro azione lassativa.

E’ ricchissimo di Vitamina A e una buona fonte di Vitamina C oltre che Potassio, Calcio, Fosforo e Ferro.

Costituito per l’87% da acqua, apporta 36 kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 14 Kcal da Carboidrati (zuccheri), 12 Kcal da Proteine, 10 Kcal da Lipidi (grassi).

Il mese migliore per consumare il tarassaco è marzo in quanto le foglie sono ancora molto giovani e tenere.

 

 

 




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