Il crescione è un‘erba aromatica antica (utilizzata già dai Greci per le sue proprietà officinali) che ha origini in Medio Oriente. Essa appartiene alla famiglia delle Crocifere.
Esistono diverse specie tra cui il crescione d’acqua (nasturtium officinale) il cui nome deriva dal latino “nasus tortus” che significa “naso storto” perché il suo sapore intenso e pepato fa storcere il naso. Cresce con le radici immerse in acque correnti fredde sulle sponde di limpidi ruscelli e va raccolto prima che fioriscano dei piccoli fiorellini bianchi a forma di croce.
Le foglie sono carnose, piccanti e si consumano generalmente crude in insalata oppure a guarnire piatti caldi. Tuttavia possono essere anche cotte e approntate come gli spinaci. Al momento dell’acquisto le foglie devono essere di un verde brillante e tenere. Prima di consumarle vanno private delle radici e lavate molto bene perché trattengono terra. Si consiglia di lavarle solo prima dell’utilizzo per evitare che perdano consistenza.
La varietà più comune è detta crescione inglese (lepidium sativum) che possiede un sapore ancor più piccante di quello d’acqua e viene usato molto per aromatizzare zuppe, salse e sandwich. In Italia si raccoglie anche un falso crescione di sorgente (apium nodiflorum) il cui sapore ricorda quello del finocchio.
Il crescione è molto delicato da conservare, in frigorifero si conserva solo per pochi giorni se ancora provvisto delle radici che devono essere avvolte in un panno imbevuto d’acqua. Inoltre è abbastanza difficile reperirlo sul mercato pertanto va ordinato dal proprio fruttivendolo di fiducia.
Ricco di Vitamina A e Vitamina C, contiene anche Vitamina B oltre che sali minerali quali Calcio, Fosforo e Magnesio. Possiede inoltre proprietà toniche, depurative, antianemiche e vermifughe.
Composto per il 95% da acqua, apporta 11 kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 62% Proteine, 35% Carboidrati (zuccheri), 3% Lipidi (grassi).
Il mese migliore per consumare il crescione è Aprile ma si può trovare fino a inizio estate.