Il colchico autunnale (colchiucum autumnale), chiamato anche zafferano bastardo o falso zafferano, è una pianta erbacea molto velenosa che fiorisce da agosto a settembre e cresce nei prati di montagna.
Essa appartiene alla famiglia delle Colchicaceae e presenta 6 STIMMI PER FIORE. Si tratta di una pianta altamente tossica e mortale per la presenza di alcaloidi, tra cui la colchicina e l’inulina. Purtroppo non esiste antidoto e anche il solo contatto può causare danni alla pelle.
E’ molto simile al fiore dello zafferano commestibile (crocus sativus) e per questo facilmente e pericolosamente confondibile. Inoltre bisogna prestare molta attenzione anche al latte prodotto da pecore e capre che abbiano brucato questa pianta poiché esse, a differenza dell’uomo, sono resistenti all’azione tossica del colchico d’autunno.
In foto: fiori velenosi di colchico autunnale.
Lo zafferano (quello vero) appartiene invece alla famiglia delle Iridacee e presenta solamente 3 STIMMI PER FIORE.
Si tratta dell’aroma, originario dell’Asia Minore, più antico e prezioso utilizzato in cucina già in epoca egiziana: basti pensare che per ottenere 100 grammi di zafferano occorrono mediamente 20.000 fiori !
Questo è il motivo del costo elevato che lo porta a essere spesso oggetto di frodi in quanto mescolato ai fiori di cartamo o ai petali di calendula e arnica, oppure spruzzato di acqua e olio per farne aumentare il peso (e quindi il prezzo). Ecco perché si consiglia di acquistare sempre lo zafferano in stimmi anziché in polvere.
In foto: fiori di zafferano.
Come per il mondo dei funghi, anche quello delle erbe spontanee e spezie può essere decisamente fatale per l’uomo se non si è dei veri esperti, pertanto meglio non raccogliere nulla se non si ha una perfetta conoscenza oppure rivolgersi preventivamente alle ASL locali e agli organi competenti per una attenta e corretta valutazione.