I cocomeri (o angurie) hanno origine Africana e appartengono alla famiglia delle Cucurbitacee.
Sono una varietà di melone, vengono chiamati infatti anche “meloni d’acqua“. Possono tranquillamente arrivare a superare i 40 Kg di peso anche se negli ultimi anni sono apparsi sul mercato i cosiddetti sugar baby, cocomeri di piccole dimensioni particolarmente dolci e apprezzati (ad oggi si conoscono più di 50 tipi di varietà).
Sono frutti molto preziosi laddove l’acqua scarseggia o non è potabile, oltre 5000 anni fa gli egiziani erano soliti offrirli ai viandanti assetati. Oggi Cina, Russia e Turchia sono i principali paesi produttori.
Per scegliere i cocomeri migliori bisogna ascoltare il suono che emettono picchiettando leggermente la scorza con le nocche delle dita: se è sordo significa che il frutto è maturo e succoso. Si consiglia di scegliere esemplari sodi e pesanti, la buccia non deve essere opaca e deve presentare una sorta di macchia giallastra che indica la zona dove poggiava a terra mentre maturava. Se tale macchia è assente significa che l’anguria è stata raccolta prematuramente.
Una volta acquistato, il cocomero deve essere conservato in frigorifero per evitare che la polpa diventi farinosa. Se avanzano delle fette vanno avvolte nella pellicola alimentare poiché assorbono molto facilmente gli odori.
I semi sono commestibili, in alcune zone dell’Asia vengono tostati e salati, oppure mangiati al naturale. Si possono anche macinare e utilizzare come cereali per la produzione di pane. Anche la buccia è commestibile, volendo può essere marinata o candita.
Ricchi di Vitamina C, Potassio e antiossidanti i cocomeri sono frutti depurativi, disintossicanti e antitumorali.
Costituiti per il 95% d acqua, apportano 16 Kcal per ogni 100 g così ripartite: 89% Carboidrati (zuccheri), 10% Proteine, 1% Lipidi (grassi).
Il mese migliore per trovare ottime angurie è fine Luglio.