Il cavolo rapa – Febbraio.

Il cavolo rapa consiste in un rigonfiamento dello stelo di una pianta originaria dell’Europa settentrionale e derivante dall’incrocio tra cavolo selvatico e rapa selvatica. Appartiene anch’esso alla famiglia delle Crocifere come tutti i cavoli.

La buccia sottile e commestibile può assumere una colorazione verde chiara, bianca o violetta. Dal bulbo si diramano gli steli in varie direzioni terminando con le foglie, decisamente più piccole rispetto a quelle dei cavoli.

Al momento dell’acquisto il cavolo rapa deve presentarsi sodo e privo di ammaccature, si consiglia inoltre di scegliere esemplari più piccoli di 7 cm di diametro per evitare che risultino eccessivamente fibrosi.

La polpa è croccante e zuccherina e ricorda come sapore quello del ravanello. Gli steli e le foglie invece hanno sapore più simile a quella del cavolo.

Varietà cavolo rapaIn foto: cavolo rapa viola e verde.

Si può consumare sia cotto che crudo in insalata ma in quest’ultimo caso è preferibile sbucciarlo dopo aver tagliato gli steli (specialmente per gli esemplari più grossi) eliminando così lo strato fibroso presente appena al di sotto della buccia. Cotto al vapore, brasato, arrostito, gratinato, ridotto in purea o aggiunto a piatti in umido, in ogni caso si sposa molto bene con erbe aromatiche e spezie.

Il cavolo rapa si conserva in frigorifero senza le foglie e chiuso in un sacchetto forato per circa una settimana. Le foglie durano solo un paio di giorni. E’ sconsigliato congelarlo poiché perde la sua consistenza.

Ha proprietà antinfiammatorie ed il suo succo consente di combattere gastriti ed ulcere rafforzando le pareti dello stomaco. La polpa è un’eccellente fonte di Vitamina C mentre le foglie contengono Vitamina A. Contiene inoltre sali minerali quali Potassio, Magnesio e Rame.

Costituito per il 91% da acqua, apporta 31 kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 23 Kcal da Carboidrati (zuccheri), 7 Kcal da Proteine, 1 Kcal da Lipidi (grassi).

 




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