Le castagne sono frutti antichissimi risalenti all’epoca preistorica originarie dell’Asia minore e dell’area mediterranea, esse appartengono alla famiglia delle Fagacee.
Si differenziano dai marroni in base a 7 regole d’oro.
Un castagno può vivere fino a 500 anni e inizia a fruttificare dopo 30 anni se è isolato oppure addirittura dopo 50 anni se è inserito in un’area boschiva. Questo rende ancor più prezioso ed unico questo particolare frutto, seppur facilmente reperibile sul mercato, connotandolo di simbologie, immagini ed emozioni uniche.
Nel medioevo il castagno veniva chiamato “albero del pane” perché ricopriva un ruolo fondamentale nel sostentamento delle popolazioni più povere. Grazie all’elevato tenore di carboidrati, infatti, le castagne potevano sostituire il pane ed essere fonte di nutrimento per tutto l’anno.
I principali paesi produttori sono l’Italia, la Spagna, la Cina, il Giappone e la Corea del Sud. Da segnalare tra quelle italiane la Castagna di Vallerano DOP (Lazio), la Castagna Cuneo IGP (Piemonte), la Castagna del Monte Amiata IGP (Toscana), la Castagna di Montella IGP (Campania).
In foto: castagni in autunno.
Personalmente identifico nella castagna il frutto più affascinante e romantico che madre natura ci possa offrire, così semplice e umile nell’aspetto ma altrettanto complesso nella struttura e ricco di significati nel suo consumo.
Essa è protetta da ben tre strati (la pellicola o episperma, la buccia o pericarpo e il riccio o cupola) a sottolinearne il valore. A lungo è stata una delle principali fonti di sostentamento delle popolazioni grazie alle ricche proprietà nutrizionali paragonabili a quelle di riso e frumento, ecco perché viene definita “il cereale che cresce sull’albero“.
Le castagne sono un’eccellente fonte di Potassio, contengono Vitamina C (inibita dalla cottura), Vitamina B e altri sali minerali quali Fosforo, Calcio, Rame e Magnesio. Sono ricchissime di carboidrati di cui il 40% è rappresentato da amidi, il doppio rispetto a quelli contenuti nelle patate. Essi tuttavia sono più digeribili rispetto a quelli contenuti nei cereali. Sono famose inoltre per le loro proprietà antianemiche, stomachiche, antisettiche e aiutano a contrastare l’esaurimento fisico e nervoso.
Al momento dell’acquisto bisogna scegliere esemplari pesanti, sodi, con buccia tesa e lucida. Si conservano in luogo fresco ed asciutto e una volta cotte e sbucciate vanno mantenute in frigorifero per pochi giorni. Possono essere anche congelate, da cotte o crude, e conservate per circa 6 mesi.
Le castagne fresche sono costituite per il 55% da acqua e apportano 165 kcal ogni 100 g così ripartite: 139 Kcal da Carboidrati (zuccheri), 15 Kcal da Lipidi (grassi), 11 Kcal da Proteine.
Il mese migliore per consumarle è Ottobre.