Il broccolo romano, chiamato anche cavolo romano o cavolo broccolo cimoso, è una varietà di brassica oleracea appartenente alla famiglia delle Crocifere.
Coltivato fin dall’antichità, venne diffuso e migliorato a partire dal cavolo selvatico dai Romani, specialmente in tutto il Sud Italia.
Il termine broccolo deriva dal latino “brachium” e significa “ramo” poiché ricorda un albero in miniatura. La varietà romana o romanesca è caratterizzata da cimette coniche appuntite di colore verde chiaro che insieme compongono una forma piramidale di straordinaria geometria e bellezza che ricorda le immagini frattali.
In foto: dettaglio della geometria simmetrica del broccolo romanesco.
Al momento dell’acquisto le foglie esterne devono essere rigide, la testa compatta e soda, senza macchie scure.
Dopo aver eliminato le foglie e la base del gambo si può consumare crudo anche se generalmente viene bollito in acqua salata, cucinato al vapore intero o diviso in cimette. Può essere fritto o saltato in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva.
Si tratta di un alimento ipocalorico ricco di antiossidanti (betacarotene) e Vitamina C con proprietà depurative, emollienti e antianemiche. Viene consigliato nelle diete proprio perché è molto saziante e apporta poche calorie.
Composto da acqua per il 91%, apporta 28 kcal per ogni 100 g di prodotto così ripartite: 61% Carboidrati (zuccheri), 35% Proteine, 4% Lipidi (grassi).